L’ex Irrera a mare ha inizialmente accolto il dibattito su “Messina: riscatto o declino'” che ha visto relatori il segretario provinciale di IDV Nino Alessi, il presidente di Confindustria Messina Ivo Blandina, il deputato del Pd Francantonio Genovese, il segretario generale della Cgil Messina Lillo Oceano, l’economista dell’Ateneo peloritano Guido Signorino e il presidente nazionale dell’Aciap Giuseppe Scandurra.
Il presidente di Confindustria Messina Ivo Blandina ha parlato di una città che non coglie le opportunità, che è carente di infrastrutture, che mette in fuga gli imprenditori e che non è capace di attrarre capitale sano.
“Abbiamo detto no a un’azienda che voleva creare nel nostro territorio un impianto per il disassemblaggio e il riutilizzo di materiali informatici, abbiamo detto no al fotovoltaico, affossiamo l’Edipower invece di metterla in grado di abbassare i livelli di inquinamento ambientale, abbiamo detto no alla Palumbo”.
A concludere gli interventi, Lillo Oceano, che è intervenuto a muso duro sulla tematica della speculazione edilizia “Sembra che adesso l’unica possibilità per Messina sia costruire appartamenti, non è così, la classe politica deve farsi carico della crescita di un territorio, attraverso opere che siano produttive, attraverso infrastrutture che servono davvero, non attraverso un ponte – e continua – viviamo in un paese che ci toglie i fondi fas e che non colpisce le rendite.
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